Le mappe del tesoro

Mappa del tesoro #1: (a sinistra sull’immagine)

Pietro, il simpaticissimo oste  di “La Blanche Marmotte” (lo immagino pronunciare queste parole in francese) mi a rivelato come fare per accorciare tra campi e foreste per arrivare più velocemente a buon porto. Con tanto di mappe elettroniche, su ipad, di spiegazioni limpide e suggestive, mi vedevo arrivare in due passi a Borgo Val di Taro. E ando tutto benissimo all’inizio. Le stradine vicino al castello, la scrociatoia accanto alla casetta di pietra…

Gli era sembrato giusto suggerire che,  in caso d’incertezza, avrei potuto fidarmi al “mio istinto” che ha sicuramente sovrastimato a causa della grandezza dello zaino e della mia barba lunga. Mi ha scambiato con un avventuriere e invece sono un tipo di città, il coltellino svizzero è ben pulito e ho ancora addosso un’impressione di soldino nuovo fin da quando son partito da Morges.

E ho usato l’istinto. Sono andato a destra, tutto a destra, troppo a destra.
Istintivamente, ho fatto durareil piacere di questa stupenda giornata di strada tra Virginia/Bardi e Borgo Val di Taro.

Ho pensata fra me e me: Lo giuro, se l’istinto mi dice di andare a destra, andrò a sinistra la prossima volta.

Mappa del tesoro #2: (a destra sull’immagine)

A Borgo Val di Taro, la mattina, al bar, bevendo il cappuccino con l’enorme zaino accanto a me chiedo se qualcuno conosce una scorciatoia per andare a Vignola, meglio passare nella foresta che rimanere sull’asfalto.

Ottengo immediatamente l’aiuto di un’uomo che aggiunge che fino alla vetta ci sono 12 chilometri esattamente, che lui lo sa perché li faceva spesso con la bicicletta ma che è da un bel po’ di tempo che non usa più la bici confessa tra i denti.

Chiede una carta al bar, gli presto il mio pennarello e Picasso si mette in moto. Alcune curve e linee nette e la carta diventa la mia nuova mappa del tesoro. Altri uomini amanti di caffè mattutino al bar si avvicinano e confermano le spiegazioni dell’artista annuendo, danno degli apprezzamenti sulle altitudini vere o suggeriscono tanto di varianti al percorso.

Mappa in tasca e immagini degli artisti mattutini in testa, lascio il bar. Nessun problema fino alla vetta e poi, il “flou” sfocatura artistica dell’opera realizzata sullo zinco si rivela.

Sul piazzale, prendi a destra, è scritto sulla mappa: OK a desta.
Mi sembra strano.
Il mio istinto mi dice di andara a sinistra. Al ristorante del passo me l’hanno pure detto, devi scendere e invece, il cammino di destra sale.

HA, ma ho imparato! Istinto non m’imbroglierai. Dici a sinistra? E io vado a destra, come è indicato sulla mappa!

Arrivo a Vignola con due ore di ritardo.

Istinto, sei troppo veloce per me.